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La normativa ENAC

DroneDream è riconosciuto dall’Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac)
come operatore abilitato all’utilizzo di droni per attività di lavoro su tutto il territorio nazionale (rif. Enac 6091).
Solo gli operatori riconosciuti dall’Enac sono autorizzati a svolgere il lavoro aereo; la legge italiana prevede per gli operatori abusivi e per i committenti dei lavori le stesse sanzioni applicate per illeciti compiuti con aeromobili tradizionali fino a multe che possono arrivare a 113.338 €, oltre alle conseguenze penali.

Questi alcuni esempi delle sanzioni in cui possono incorrere operatori non autorizzati e committenti che si avvalgono di questi:

  1. impiego del drone senza dichiarazione di rispondenza presentata all’ Enac per le operazioni non critiche o senza adeguata autorizzazione nel caso di effettuazione di operazioni critiche/miste. Si applica l’art. 1216 del codice della navigazione all’operatore e al pilota (in tal caso ridotta ad un 1/3): arresto fino ad un anno ovvero ammenda fino 1032 € sempre in ambito penale.
  2. pilota di drone che conduce operazioni sprovvisto della opportuna qualificazione o con qualificazione scaduta. Si applica l’art. 1117 del codice della navigazione: reclusione da 1 a 5 anni
  3. pilota di drone con certificato medico di idoneità scaduto. Si applica l’art. 1331 del codice navigazione arresto fino a 3 mesi ovvero ammenda fino a 206 €
  4. drone privo di copertura assicurativa/scaduta. Si applica l’art. 1234 sanzione amministrativa da 56.664 € a 113.338 €
  5. utilizzo del drone senza avere al seguito la polizza assicurativa. Sanzione amministrativa da 16.999 € a 33.999 €